STEMming the gap:
una giornata all’insegna della scienza
e del coraggio

STEMming the gap una giornata all’insegna della scienza e del coraggio

Il 25 Ottobre  2019 si è svolto l’evento STEMming the gap, presso la splendida cornice del Palazzo della Salute (MUSME) a Padova.

La giornata è stata organizzata assieme ad altri enti di formazione di Padova all’interno di una programmazione regionale dedicata allo sviluppo delle competenze digitali e imprenditoriali delle donne residenti nella Regione Veneto.

Eduforma e tutti gli altri enti coinvolti stanno lavorando a questo progetto che fa parte della DGR 1311/2018 Linea 4, nato proprio per favorire l’occupabilità femminile nell’ambito STEM, proponendo attività formative ad ampio raggio su tutti quegli ambiti molto spesso poco considerati da un pubblico femminile. In particolare il termine STEM, che ha connotato l’evento, raggruppa quelle che sono le tematiche relative alle scienze, alla tecnica all’ingegneria e alla matematica, tutti ambiti in cui le lavoratrici sono meno numerose rispetto ai lavoratori.

Con questo evento, inserito in progetti formativi di più ampio respiro, si è voluto raccontare il mondo Stem al femminile.

Nel pomeriggio è stato organizzato un momento di formazione attraverso dei workshop e una fase di recruiting fra gli iscritti al seminario con aziende come Zucchetti, Uqido, TEXA, Omicron, MIPU, Hilti Italia, STEAM, Generali e molte altre ancora. L’affluenza è stata altissima: hanno partecipato più di 250 persone, con lauree e background in ambito tecnico, scientifico, economico.

E’ stato un evento di altissimo livello, con speaker da tutta Italia che hanno condiviso le loro esperienze di eccellenza imprenditoriale, scientifica, olimpica, artistica. La giornata è stata aperta da importanti rappresentanti delle Istituzioni, come Chiara Galliani (Assessore all’Ambiente di Padova) e Santo Romano (Direttore Programmazione Comunitaria della Regione). Gli interventi della mattina si sono svolti in un clima di grande partecipazione, le ospiti che sono intervenute hanno raccontato con passione e precisione la loro esperienza professionale non dimenticandosi mai di ricordare alla platea che si può ambire a raggiungere qualsiasi obiettivo anche senza dover rinunciare alla propria vita personale.

E’ di queste donne che vogliamo parlare, eccellenze italiane del mondo della tecnologia, della scienza e dello sport.

Annalisa Oboe, prorettrice Unipd, promuove e coordina le iniziative dell’Ateneo in ambito culturale e sociale.  La docente assicura il coordinamento delle iniziative in materia di pari opportunità e in relazione a questo ha riportato dei dati statistici che denotano uno scompenso preoccupante sulla percentuale di donne iscritte e di come questo diminuisce quando le stesse donne svolto il percorso di studi trovano uno sbocco lavorativo: si scende fino al 20%.

Zimi Sawacha, ricercatrice in bioingegneria elettronica e informatica dell’ Università di Padova ci ha raccontato tutta la sua storia accademica, partendo dalla fiducia che docenti e ricercatori hanno riposto sin dall’inizio in lei,  soffermandosi sulle conquiste oltreoceano e sull’evoluzione del suo gruppo di lavoro, alternando tutti i suoi successi con foto dell’espansione della sua famiglia. Il suo motto? “Se vuoi, puoi”.

La mattinata è proseguita con Alessandra Patelli, atleta della nazionale italiana di canottaggio, premio CONI “Atleta eccellente, eccellente studente” nonchè laureata in Medicina. La giovane Alessandra ha raccontato che non è stato facile conciliare queste due grandi passioni, ci sono voluti anni di sacrifici, di resilienza e di organizzazione. La sua sincerità e tenacia sono state sicuramente di grande ispirazione per tutte le persone presenti.

Come per l’ultimo intervento, dove Giulia Baccarin, Co Founder e CEO di MIPU Predictive Analytics Hub con grande umiltà e ironia ha illustrato tutti i suoi fallimenti, tutto il suo percorso tra rifiuti dei suoi progetti e innumerevoli chiamate a freddo per arrivare a diventare una delle imprenditrici più innovative della scena italiana.

Gabriella Greison, personalità poliedrica, fisica nucleare, divulgatrice scientifica, scrittrice ed attrice, con il suo monologo teatrale “Dal gender gap alla donna 4.0: storie di donne che hanno cambiato il mondo” ci ha fatto conoscere aneddoti di grandi donne del passato.

“Cosa vuol dire essere una donna completa? Nelle interviste mi chiedono sempre se mi ritengo completa. Ma a uomini di successo nessuno rivolge domande del genere.” Così Giulia Baccarin si rivolge al pubblico.

Ma cosa significa essere una donna completa oggi?

Lasciamo a voi l’ardua sentenza.

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